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Le Marche
Regione dell'Italia centrale, bagnata a est dal mare Adriatico, e confinante a nord con l'Emilia-Romagna, a ovest con la Toscana e l'Umbria e a sud con il Lazio e l'Abruzzo. È ripartita in cinque province: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo , Macerata e Pesaro-Urbino. E' suddivisa in 246 comuni con Ancona capoluogo. Il nome della regione di origine storica, deriva dal tedesco Mark e indica un insieme di territori di frontiera, "di marca" appunto, istituiti nel Medioevo, rimasti a lungo divisi e col tempo aggregati in una sola unità amministrativa.
Presenta una distribuzione della popolazione abbastanza equilibrata fra le varie province e senza processi di eccessiva concentrazione urbana. Lo spazio marchigiano è caratterizzato da un accentuato dualismo fra la fascia costiera e le aree interne collinari e montane. I comuni costieri si sono saldati fra loro formando una regione urbana lineare. Su un settimo del territorio si addensa il 50% della popolazione. La zona di basse colline digradanti verso il mare forma una fascia intermedia, con città e borghi attivi. Le colline più interne e la montagna si estendono su metà del territorio regionale.
Il Territorio
La regione è prevalentemente montuosa e collinosa, con brevi tratti pianeggianti lungo la costa. Il limite amministrativo coincide quasi interamente con il confine fisico definito da rilievi appenninici e da corsi d'acqua. I rilievi sono costituiti da numerose catene di formazione geologicamente recente, disposte in serie parallele e ricoperte per lo più da terreni marmosi e arenacei. A nord si elevano le due catene del Montefeltro in cui spiccano il monte Fumaiolo (1.408 m) e il monte Carpegna (1.415 m); a ovest, tra i bacini del Metauro e del Chienti, si estende una dorsale in cui dominano i terreni calcarei del giurassico, con aspre vette (monte Nerone, 1.526 m; monte Catria, 1.702 m; monte Pennino, 1.570 m); a est si eleva un'altra dorsale che prende nome dal monte San Vicino (1.485 m); essa si collega a sud con i monti Sibillini, i quali raggiungono nel monte Vettore (2.478 m) la massima elevazione dell'Appennino Marchigiano e conservano tracce dell'erosione glaciale, rappresentate da circhi e depositi morenici. A questi rilievi si appoggia una fascia di colline, formate da terreni argillosi e sabbioso-arenacei, che costituiscono il subappennino. Il litorale, specialmente nella parte settentrionale, fino ad Ancona, è in gran parte costituito dai materiali portati dai fiumi, collegati da estesi tratti sabbiosi. Alle coste basse si alternano tratti alti e ripidi, come nella zona del monte Conero. I corsi d'acqua marchigiani hanno in comune molte caratteristiche: regime irregolare, limitati bacini, corso breve e rapido e andamento parallelo. Il Marecchia, il Foglia, il Metauro, il Cesano, l'Esino, il Potenza, il Chienti, il Tronto sono i principali. Spesso, attraversando le dorsali montuose, i fiumi formano gole pittoresche, di cui le più note sono quelle del Furlo (fiume Candigliano, affluente del Metauro), di Serra San Quirico (fiume Esino), di San Severino (fiume Potenza), di Belforte (fiume Chienti), di Arquata (fiume Tronto). L'unico lago è quello di Pilato, fra le cime del monte Vettore, a 1.940 m, di origine glaciale..