Le Patologie 




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RAFFREDDORE - RINITE ACUTA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La rinite acuta, o raffreddore, è lo stato infiammatorio delle cavità nasali. E' caratterizzato da bruciore alle narici, mal di testa, scolo nasale (che può durare,in genere,4 o 5 giorni), ostruzione respiratoria nasale, starnuti, lacrimazione, irritazione e gonfiore agli occhi. La causa di gran lunga più frequente è quella virale, ma sono note anche riniti batteriche e da altre cause. Se il muco si presenta denso e di colore giallastro la rinite è sicuramente di origine batterica o l'infezione batterica può essersi sovrapposta all'iniziale infezione da agenti virali. In tutti i casi di rinite è presente una riduzione dell'olfatto e talvolta può essere compromesso anche il gusto. Il raffreddore si risolve, di norma senza complicazioni, nel giro di 4 - 7 giorni.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La cura del raffreddore è esclusivamente sintomatica:farmaci ad azione antinfiammatoria e decongestionante.
NOTE
Consultare il medico se si verifica un rialzo febbrile e se insorge una tosse violenta
     
RAFFREDDORE DA FIENO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il raffreddore da fieno è una reazione allergica delle mucose delle prime vie respiratorie e degli occhi, causata da una sensibilità anomala ai pollini o alle muffe, oppure ad entrambi. Chi soffre di raffreddore da fieno comincia ad avvertire i sintomi dell'allergia quasi sempre nello stesso periodo dell'anno (pollini: marzo - settembre; muffe: settembre - novembre). E' pertanto una malattia stagionale. I sintomi del raffreddore da fieno sono: occhi infiammati e lacrimanti; naso gocciolante e chiuso;senso di bruciore e di prurito al naso, agli occhi, al palato e alla gola; attacchi di starnuti che insorgono all'improvviso e possono protrarsi da alcuni minuti a un paio di ore; senso di sonnolenza e di stordimento. Circa 1/3 dei soggetti che hanno sofferto per anni di questa allergia, possono essere in seguito colpiti da malattie bronchiali.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia si basa sulla desensibilizzazione all'allergene (polline e/o muffa). Per tutta la sintomatologia fare ricorso a farmaci specifici.
NOTE
Consultare il medico per l'individuazione dell'allergene
     
RAGADI AL CAPEZZOLO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Le ragadi al capezzolo sono lesioni molto dolorose della cute,senza perdita di sostanza, e con interessamento dell'epidermide e del derma superficiale. Sono dovute al susseguirsi dei traumi provocati dalla suzione del bambino e sono favorite, in genere, da una scarsa igiene personale. Rappresentano una noiosa situazione in quanto rendono dolorosissima la poppata ed inoltre sono una possibile porta di ingresso di germi che possono rendersi responsabili dello insorgere di una mastite (infezione della ghiandola mammaria). Se ben curate,le ragadi guariscono rapidamente senza dover interrompere l'allattamento e senza residuare cicatrici. Se però sono sanguinanti, è bene tenere la mammella a riposo per almeno 24 ore, svuotandola manualmente o con un tiralatte.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Applicare, dopo ogni poppata, una pomata lenitiva. E' necessario lavare la parte prima di una nuova poppata. L'uso di paracapezzoli consente una guarigione più rapida.
NOTE
Consultate il medico se è presente sangue e se si sospetta una mastite
     
RAGADI ANALI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La ragade anale è un'ulcerazione a forma di fessura prodottasi nella mucosa che riveste internamente l'ano. Di norma è provocata dall'eccessiva tensione cui è sottoposta la mucosa anale in caso di stitichezza cronica e in conseguenza della quale si formano in superficie una o più fenditure; tali fenditure, infettandosi al passaggio delle feci, portano allo sviluppo di un'ulcerazione che, per la ripetuta tensione esercitata sui tessuti ad ogni defecazione,non riesce a rimarginarsi. La ragade anale si manifesta con dolori, a volte violenti, insorgenti al momento della defecazione, che spesso è accompagnata da piccole perdite di sangue. La guarigione è molto lenta e spesso sono necessarie fino a tre-quattro settimane. In caso di stitichezza cronica, può riformarsi,anche se ciò si verifica raramente.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia della ragade anale consiste nella applicazione locale di lubrificanti ( per esempio olio di vasellina ) e nell'uso di supposte e/o pomate curative.
NOTE
Consultare il medico se non si avverte miglioramento dopo alcuni giorni di terapia
     
RAGADI CUTANEE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Sono lesioni molto dolorose della cute, senza perdita di sostanza, a forma di fessura e con interessamento dell'epidermide e del derma superficiale. Fattore di primaria importanza nella formazione delle ragadi è la perdita della normale elasticità e distensibilità della cute, dovuta alle cause più varie (fattori fisici, chimici, traumatici, ecc.). Le ragadi cutanee prediligono le regioni delle pieghe cutanee e i solchi esposti a sollecitazioni molteplici (labbra, solchi nasali e retroauricolari). Possono anche comparire sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. La comparsa delle ragadi è generalmente favorita dal freddo e dai frequenti contatti con l'acqua. Generalmente le ragadi cutanee guariscono senza cicatrici.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Risulta utile l'uso locale di pomate, gel o creme emollienti e lenitive.
NOTE
Consultare il medico se,dopo la terapia,non si notano miglioramenti
     
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'infarto del miocardio rappresenta una delle più temibili conseguenze della Malattia Cardiovascolare. Le nuove terapie farmacologiche hanno permesso un miglioramento della prognosi, con un aumento della sopravvivenza.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Nel post-infarto la Riabilitazione Cardiologica rappresenta un tassello importante che va ad aggiungersi alle terapie disponibili, migliorandone ulteriormente la prognosi. Essa consiste nell'attuazione di un programma (che vede la presenza di varie figure specialistiche che cooperano fra loro) che si prefigge come obiettivo il recupero graduale e controllato della funzionalità cardiaca. Quindi il vecchio adagio a proposito del "malato di cuore" che "non deve fare sforzi" va smentito nel modo più assoluto. Il cuore è un muscolo come tutti gli altri, e deve essere riabilitato (sotto controllo Medico) per riprendere le sue funzioni al meglio. Molto importante è anche il supporto psicologico
     
RINITE ALLERGICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La rinite allergica è una reazione allergica delle prime vie respiratorie e degli occhi, causata da una sensibilità anomala a allergeni di natura diversa quali: polveri d'ambiente, piume, peli di animali, vernici, insetticidi, profumi e talvolta alimenti, ecc.. Se l'allergene si trova tra le mura domestiche la rinite si può presentare in forma cronica. Il primo sintomo è la comparsa di starnuti a ripetizione al contatto con gli allergeni inspirati. Quindi secrezione nasale abbondante e molto fluida, quasi acquosa. Altro sintomo è la presenza di arrossamento e prurito nasale. La rinite allergica può comparire sin dalla prima infanzia e aumentare progressivamente, raggiungendo il vertice tra i 20 e i 30 anni. La pericolosità della rinite allergica è che essa può estendersi ai bronchi, dando il via a malattie bronchiali.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia si basa sull'individuazione, e successiva rimozione,della sostanza che genera la reazione allergica. Per tutta la sintomatologia si può fare ricorso all'uso di farmaci specifici.
NOTE
Consultare il medico per l'individuazione dell'allergene
     
RINITE VASOMOTORIA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La rinite vasomotoria è un'infiammazione della mucosa nasale, provocata da un'alterazione del sistema nervoso vegetativo. L'infiammazione interessa costantemente non solo la mucosa delle fosse nasali, ma anche la mucosa delle cavità paranasali. La sintomatologia della rinite vasomotoria è caratterizzata da: ostruzione respiratoria nasale, secrezione abbondante, starnuti, mal di testa, lacrimazione, e intenso arrossamento degli occhi. L'ostruzione nasale è spesso accompagnata da una sensibile diminuzione o anche da una transitoria perdita dell'olfatto. Le condizioni ambientali (abitazioni e luoghi di lavoro surriscaldati,insufficiente o scarsa umidificazione dell'ambiente, presenza di vapori e polveri industriali, ecc.) possono aggravare sensibilmente tutto il quadro sintomatologico.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Per tutta la sintomatologia si può fare ricorso all'uso di farmaci sintomatici.
NOTE
Consultare il medico per una corretta diagno- si
     
ROSOLIA  
Questa malattia e' provocata da un virus a RNA a classificazione incerta, diffuso mediante i nuclei di goccioline per via aerea e per contatto ravvicinato. Il paziente puo' trasmettere la malattia da una settimana prima dell'esordio dell'esantema fino ad una settimana dopo la sua comparsa. A seguito dell'infezione naturale l'immunita' sembra perdurare per tutta la vita. Dopo un periodo di incubazione di 14-21 giorni e' caratteristico un rigonfiamento dolorante dei linfonodi sub-occipitali, retro-auricolari e retro-cervicali assieme al tipico esantema. L'eruzione e' simile a quella del morbillo, ma e' meno estesa e piu' evanescente. Essa inizia al volto e al collo e si diffonde rapidamente al torace e agli arti. L'eruzione dura di puberta' o, comunque, immunizzare le donne in eta' fertile sieronegative in quanto l'infezione puo' provocare aborto, nascita di feti morti o difetti congeniti ( ritardo mentale, malformazioni specialmente di occhi, orecchi e cuore) nei neonati nati da madri infettate durante i primi mesi di gravidanza. Dopo l'immunizzazione bisogna comunque impedire il concepimento almeno per tre mesi. La Rosolia richiede trattamento minimo o nullo
     
RUSSARE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il russare durante il sonno, emettendo un rumore respiratorio caratteristico (basso e roco) dovuto alla vibrazione del palato molle e dell'ugola, non è da considerarsi di per sè un segno patologico: può dipendere infatti sia dalla posizione del corpo del soggetto, sia da uno stato di rilassamento delle mucose del palato e dell'ugola. A volte tuttavia esso è riconducibile a cause patologiche quali: rinite, sinusite, adenoidi, ostruzioni nasali, ecc.. Il rumore tipico del russare è provocato dall'attrito dell'aria contro le mucose semiostruite. E' molto diffuso (il 45% della popolazione soffre di tale disturbo) ed è molto frequente specie nei soggetti in sovrappeso. Il russare può essere un disturbo invalidante in quanto può generare disturbi del sonno con conseguente stanchezza durante il giorno.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Non esiste una terapia specifica. Sono però possibili alcuni accorgimenti: alcune gocce di acqua salata per liberare il naso chiuso; oppure l'applicazione di un divaricatore delle narici.
NOTE
Consultare il medico se il disturbo risulta essere invalidante